Turismo Giappone, il Paese del Sol Levante punta sulla formazione

come andare e cosa vedere in giappone

Nel 2016, per quel che riguarda i flussi turistici in Giappone, i turisti stranieri che hanno visitato il Paese del Sol Levante sono stati oltre 24 milioni. Pure l’Italia ha contribuito con quasi 120 mila arrivi e con un incremento dei flussi dal nostro Paese che è stato pari al 15,6% anno su anno. E così, per consolidare e per rafforzare tale tendenza, il Giappone sta continuando ad investire nella formazione ed in particolare attraverso un nuovo programma di e-learning.

Si tratta, nello specifico, di un programma di training online per le agenzie e per gli operatori del settore con accesso non solo via personal computer, ma anche con i dispositivi mobili come lo smartphone ed il tablet. Il programma di formazione a distanza, in particolare, è stato promosso in Giappone dall’Ente del turismo a partire dall’itinerario classico per i turisti stranieri, quello rappresentato dalla Golden Route – Tokyo, Kyoto, Osaka e Hiroshima, unitamente ai consigli su quando visitare il Paese, da Nord a Sud, in corrispondenza delle stagioni migliori.

Ed ancora, il programma di formazione a distanza affronta pure il tema relativo alla sistemazione per i turisti, dalle strutture ricettive tradizionali a quelle più originali, ed ai trasporti partendo dagli abbonamenti ferroviari come il Japan Rail Pass, e passando per l’offerta del trasporto locale come quella dello Shinkansen, il famoso treno ad alta velocità giapponese.

In Giappone i turisti possono poi venire a conoscenza di rituali tradizionali che sono finalizzati anche alla  ricerca interiore di se stessi. Uno di questi è la cerimonia del tè che è riconosciuta dalla filosofia zen. Non a caso nel caso per la cerimonia è necessario che vengano rispettati quattro principi fondamentali, quello dell’armonia, quello della purezza, quello del rispetto ed infine il principio della serenità.

La cerimonia prevede che venga offerto un tè verde che non solo è denso, ma che è anche molto amaro. Trattasi del maccha che, prima di essere bevuto, è preceduto nel corso della cerimonia dall’offerta di un dolcetto da sciogliere in bocca. In questo modo al gusto l’amaro del maccha potrà essere attenuato.

Prima di gustare il tè occorre però fare attenzione nel ruotare lentamente la tazza, nel palmo della mano, per tre volte di 45°. E questo affinché la decorazione principale esterna, al momento di bere il tè, si trovi di fronte all’ospite mentre la decorazione interna della tazza si troverà di fronte al viso di chi lo ha preparato.